Modificare gli spazi di un appartamento
Non sempre e’ possibile avere a disposizione uno spazio esterno, annesso al proprio appartamento, in cui ricavare una piccola serra. Sempre più numerosi sono gli appassionati di giardini, degli orticelli o i semplici possessori del “pollice verde” e, una soluzione a loro dedicata, potrebbe essere rappresentata, qualora la disposizione degli ambienti lo consenta, dalla realizzazione, davanti ad una finestra, di una piccola serra.
Una struttura come quella riportata in fotografia, realizzata utilizzando profilati metallici, consente di avere una porta, al centro della parete di pannelli vetrati, che servirà” non solo per accedere all’interno della piccola serra, ma anche per poter aprire la finestra, per il ricambio d’aria e per le operazioni di pulizia o di manutenzione.
I vasi delle piante saranno disposti su scaffalature poste all’interno della serra, sia sul lato destro che su quello sinistro, facilmente accessibili per le quotidiani operazioni di cura delle medesime.
Gli scaffali, se si scelgono piante a foglie sempreverdi, creando così una specie di quinta di verde, potranno essere verniciati con colori in accordo con quelli dell’arredamento interno, realizzando , proprio tramite il colore, un “file rouge”, una continuità, tra ambiente interno ed ambiente esterno.
Se invece si scelgono piante a fiori, allora sarà preferibile usare per gli scaffali una tonalità neutra, o di un tono più scuro di quello della struttura della veranda, che diventerà il supporto visivo della moltitudine dei colori dei vari fiori.
Orti Verticali
Fare la spesa…sul balcone! L’orto verticale: istruzioni per l’uso
Le ultime tendenze del vivere green, attraverso uno stile di vita sostenibile, ci portano a modificare le nostre abitudini e a riscoprire passioni e tradizioni che la vita cittadina aveva ormai cancellato. Sorgono così, gli orti urbani, che negli ultimi anni stanno riscuotendo sempre più successo, in quanto soddisfano il desiderio di creare un intimo, piacevole e riservato angolo verde sul proprio balcone.
Spesso purtroppo ci si trova di fronte alla carenza anche di spazi minimi da adibire a piccoli orti da coltivare. Da qui nasce l’idea di realizzare in verticale quello che prima si sviluppava in orizzontale, così come è avvenuto per le grandi metropoli: il ridotto spazio del suolo ha portato all’invenzione dei grattacieli.
Per creare un orto verticale è quindi sufficiente una parete libera sul balcone, seppur non troppo estesa, da attrezzare in altezza con semplici strutture contenitive, in cui piantare fiori, spezie ed ortaggi. Per realizzare queste strutture è possibile utilizzare elementi modulari già presenti in commercio, oppure cimentarsi con il “fai da te”.
Un’idea innovativa per arredare in maniera creativa ed originale una stanza è quella di riproporre l’orto verticale all’interno dell’appartamento. A New York è nato il progetto window farms, che permette di avere bietole e lattughe in salotto! Il progetto prevede l’installazione di orti verticali dietro le finestre esposte a sud, così da garantire la giusta illuminazione per la crescita delle colture. E se non si ha a disposizione neanche una finestra esposta a sud?!? Si può sempre creare una parete verde con piante da interni, che necessitano di meno luce e attenzioni!
Progetto Soppalco
Quando abbiamo un ambiente con una altezza che lo consenta, possiamo sfruttare questa altezza per risolvere alcuni problemi di spazio, realizzando, ad una certa distanza dal pavimento un soppalco “praticabile” dove poter svolgere funzioni quali dormire, studiare, lavorare.
Calibrando le altezze sia al di sopra che al di sotto del soppalco, otteniamo in pratica un raddoppio della superficie utile che diventa tanto più “utile” e , in alcuni casi, “prezioso”, quanto più “contenuta”a la soluzione di partenza.
Le soluzioni per articolare in altezza, ossia con diversi livelli, uno spazio dipendono soprattutto dalle dimensioni effettive degli interni che prendiamo in esame. Non sempre, infatti, un disegno o una fotografia possono farci valutare con esattezza le proporzioni dell’ambiente raffigurato.
I piani nobili, in cui la distanza tra pavimento e soffitto è quasi sempre superiore a quattro metri, consentono di aumentare in maniera significativa la superficie calpestabile dell’intero appartamento, realizzando nella zona della casa maggiormente adatta, un soppalco di ampie dimensioni e provvisto di tutti quei requisiti che garantiscano la piena vivibilità sia dello spazio sottostante, sia di quello sovrastante.
Negli appartamenti che hanno una altezza nella norma, ossia intorno ai tre metri, ci sono maggiori difficoltà per realizzare un soppalco (ma non è impossibile), dovute anche alla necessità di scegliere se privilegiare la zona superiore o quella inferiore, chiaramente sempre in base alla funzione a cui sono destinate tali zone.
IL SOPPALCO: PARTE I
VINCOLI e OPPORTUNITA’ – parte prima
Soppalcare un ambiente implica sia uno studio funzionale che strutturale dell’intervento edilizio che vogliamo fare, di conseguenza per essere certi di un risultato corretto è bene affidarsi ad un professionista.
Il committente è opportuno però che sia in grado di valutare, seppur sommariamente, le variabili in gioco, in modo da individuare le reali possibilità dello spazio e, di conseguenza, valutare al meglio le soluzioni proposte.
Un primo vincolo è rappresentato dalla posizione di porte e finestre.
Le finestre dovrebbero continuare a garantire luce e ricambio di aria al soppalco almeno nello stesso modo con cui lo garantivano all’ambiente prima della costruzione del soppalco. Esaminiamo,quindi, alcuni esempi di soppalchi ben collocati:
1) Come posizionare un soppalco in una stanza a pianta regolare:
- Soppalco posizionato sulla parete opposta a quella dove è inserita la finestra
- Soppalco posizionato sulla parete posta a lato di quella dove è inserita la finestra
- Soppalco posizionato in un angolo della stanza
- Soppalco a passerella posizionato tra due finestre
2) Come posizionare un soppalco in una stanza a pianta irregolare:
- Soppalco realizzato in un una rientranza (“regolarizzando” in tal modo lo spazio non interessato dal soppalco)
- Soppalco dalla forma ad elle
SOPPALCARE PARTE II
VINCOLI e OPPORTUNITA’ – parte seconda
Se il locale che vogliamo soppalcare è una stanza di dimensioni limitate, allora si può pensare di soppalcare solo una piccola parte della stanza, estendendo però il soppalco anche a eventuali vani secondari adibiti a funzioni secondarie, come ingresso, disimpegni, corridoi.
Si otterranno così ambienti di proporzioni migliori, sia quelli secondari, più stretti (come i corridoi), che essendo ribassati dal soppalco sembreranno più larghi, sia la stanza da soppalcare, che avendo un soppalco di dimensioni limitate, non sarà occupata dal punto di vista ottico da un ingombro eccessivo.
Nel caso di ambienti situati all ultimo piano, coperti da un tetto a doppia falda e di notevole altezza, si può realizzare un soppalco al di sotto del colmo del tetto, garantendo, con l’inserimento nel tetto di una finestra tipo velux, una illuminazione ed una ventilazione ottimale.
Infine è’ interessante ricordare una particolare situazione che si può riscontrare in molte abitazioni dei centri storici, non solo di napoli, dove spesso gli appartamenti hanno inglobato nel corso degli anni, stanze appartenenti ad appartamenti ubicati anche a piani diversi o in edifici contigui. In tal caso avremmo due stanze contigue poste però ad altezze diverse, e si potrebbe creare una terza stanza soppalcando la stanza posta al livello più basso con un soppalco con accesso da una scala impostata sulla seconda stanza posta ad un livello maggiore della prima.
La partizione degli spazi è fondamentale per la riorganizzazione di un appartamento. Gli spazi danno carattere agli ambienti, organizzati dall’arredo, e servono a camminare, a stare e raccordare le zone operative, come quelle della cucina, dove fornello, forno e lavandino e tutti gli accessori devono essere facilmente fruibili. Come nella camera da letto, gli spazi tra letto e armadio o cabina armadio saranno funzionali per poter aprire le ante, i cassetti, per non escludere lo spazio per vestirsi!
Le zone giorno open space sono le soluzioni idonee per dare risalto alla parte della casa meno illuminata, dove l’ingresso viene eliminato e lascia spazio al salotto, alla cucina e area del pranzo che si unisco in unico grande ambiente, tutti gli elementi di arredo a vista.
Il divano, che da le spalle all’area della cucina, definisce la zona conversazione, magari si ritrova ad essere inquadrata fronte parete attrezzata che accoglie il televisore, mentre la zona pranzo sarà arredata da un tavolo in vetro per non occupare spazio visivo.
Spesso questa soluzione proposta, nel suo complesso, tiene conto dell’impianto originario idrico e gas della casa, meno facile è il recupero della pavimentazione.
Il controsoffitto dovrà aiutare a definire le diverse zone: la zona della conversazione, il riunirsi per l’ora del pranzo, il tempo del preparare la cena, ma attenzione all’illuminazione. Proprio tramite alcuni ribassi del controsoffitto l’illuminazione diversificherà, a seconda della necessità, lla quantità di luce: l’illuminazione della cucina sarà maggiore dell’area salotto, per avere una luce concentrata sui piani di lavoro, con l’ausilio della luce sotto ai pensili, mentre quella dell’area tavolo sarà più puntuale per creare anche un effetto romantico.